L’uscita dai progetti di accoglienza, come indicato dalle linee guida dello Sprar, può avvenire per i seguenti motivi: abbandono volontario (quando il singolo o il nucleo familiare scelgono di interrompere il percorso di accoglienza); allontanamento per decisione unilaterale del progetto (nei casi in cui si verifichino episodi violenti e/o gravi violazioni al regolamento di accoglienza); scadenza dei termini (da intendersi come completamento del progetto di accoglienza); inserimento socio-economico (inteso come avanzata acquisizione degli strumenti funzionali al proseguimento di un percorso di inclusione sociale); rimpatrio volontario assistito; “trasferimento Dublino” a seguito di notifica dello Stato membro dell’UE competente a esaminare la richiesta protezione internazionale dell’interessato.
Grafico 6 – Beneficiari usciti dai progetti SPRAR dal 2012 al 2015: evidenza dei beneficiari usciti per integrazione
Dati eleborati dalla Cooperativa Sociale Perusia
Il grafico 6 evidenzia come dal 2012 al 2015 sia diminuita l’incidenza di chi è uscito per integrazione.Tali dati vanno letti alla luce di più elementi: bisogna considerare che alcuni progetti sono di recente attivazione (es. Foligno attivato nel 2015) e che la maggior parte delle persone accolte al 31 dicembre 2015 erano richiedenti asilo e non ancora nelle condizioni di intraprendere un reale percorso di integrazione. Altro elemento da considerare è quello relativo alle uscite dei minori stranieri che nel maggior numero dei casi è avvenuto per trasferimenti in altri progetti della rete Sprar. Infine, aspetto certamente rilevante, è dato dalla crisi economica ed occupazionale che ha colpito l’Italia rendendo sempre più difficoltosa l’integrazione lavorativa dei beneficiari uscenti dai progetti di accoglienza.