Distribuzione di genere dei beneficiari accolti nella rete SAI Umbra 2021-2022
Pur registrandosi un incremento della presenza femminile all’interno dei progetti SAI umbri, continua comunque a rilevarsi la predominanza della componente maschile. Sia nel 2021 che nel 2022 la maggioranza dei beneficiari inseriti sono uomini (232 nel 2021 e 276 nel 2022) rappresentando l’85% nel 2021 e l’81,4% nel 2022. Tale sproporzione è dovuta in parte alla tipologia di progetti presenti sul nostro territorio dedicati principalmente all’accoglienza di uomini singoli, ma soprattutto perché, coerentemente con i dati nazionali, e con quelli della maggior parte dei Paesi dell’UE, i richiedenti asilo sono prevalentemente uomini. Questo perché per le donne è molto più difficile raggiungere paesi lontani nonostante, secondo gli esperti, abbiano esattamente le stesse motivazioni per fuggire. Studi ufficiali sul fenomeno e testimonianze evidenziano la paura del viaggio estremamente pericoloso attraverso il Mediterraneo e la rotta balcanica dove le donne sono maggiormente esposte a violenze ed abusi. Per la maggior parte delle donne che dall‘Africa s’incamminano verso l’Europa il viaggio si rivelerà una via crucis. Spesso scappano da violenze che subiscono nel loro paese, poi subiscono violenze nelle traversate, nei centri di detenzione in Libia, sulle imbarcazioni che le portano in Italia. E pure appena sbarcate, molto vengono costrette a prostituirsi fin dai primi passi sul suolo italiano. Molte donne rimangono nel loro paese non perché non siano vittime di violenze ma perché non hanno alternative. Responsabilità dei figli, scarsa disponibilità economica o restrizioni per il viaggio, sono – ancora per molte – catene che legano alla casa natia. Inoltre le donne hanno meno risorse economiche e, quando nelle società conservative da cui provengono, si decide quale membro della famiglia mandare all’estero allora la scelta ricade su giovani uomini. Nell’unico progetto dedicato all’accoglienza dei beneficiari con disagio mentale e/o disabilità (Narni), non si registrano presenze di genere femminile a differenza di quanto accade a livello nazionale, dove in questa tipologia di progetti le donne rappresentano la percentuale più alta. Sono esclusivamente di genere maschile anche tutti i beneficiari accolti nei 5 progetti dedicati all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.